Whistleblowing

Il termine “whistleblowing”, tradotto letteralmente dall’inglese, significa “soffiare nel fischietto”. È un’espressione figurata che evoca l’immagine dell’arbitro che fischia un fallo.

Nello specifico, il whistleblowing è la segnalazione del lavoratore dipendente che rinviene una frode, un comportamento pericoloso o in qualsiasi modo contrario alle legge, ai danni dell’azienda stessa, dei colleghi o dei clienti.

Il “whistleblower” (segnalatore o segnalante, in italiano) è quindi una persona che lavora in un’azienda (pubblica o privata) che decide di segnalare un illecito, una frode o un pericolo che ha rilevato durante la sua attività lavorativa.

La normativa di riferimento per il whistleblowing in Italia è il decreto legislativo n. 24/2023, che introduce la nuova disciplina del whistleblowing. Questo decreto attua la Direttiva Europea n.1937/2019 e sostituisce le disposizioni in materia previste dalla legge n.179/2017 per il settore pubblico e dal decreto legislativo n. 231/2001 per il privato.

In Italia, l’obbligo di implementare processi di whistleblowing riguarda le seguenti tipologie di aziende:

  1. Aziende con più di 50 dipendenti: Queste aziende sono obbligate a dotarsi di un sistema interno per la gestione delle segnalazioni di illeciti
  2. Aziende che hanno adottato un modello organizzativo 231, indipendentemente dal numero di dipendenti1.
  3. Aziende che erogano servizi finanziari, indipendentemente dal numero di dipendenti

Il decreto n. 24/2023 è entrato in vigore il 30 marzo 2023 e le nuove disposizioni avranno effetto a partire dal 15 luglio 2023. Questa normativa è volta ad armonizzare le singole legislazioni nazionali in tema di whistleblowing, introducendo un’adeguata tutela dei soggetti che, all’interno di imprese del settore sia pubblico che privato, intendano segnalare illeciti di varia natura, di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito della propria attività lavorativa.

Prima dell’introduzione di questa normativa, la nozione di whistleblowing era stata introdotta in Italia con la legge 190/2012, inserendo l’articolo 54bis per la tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti nel D.Lgs. 165 del 30 marzo 2001.

Approfondimenti: